mercoledì 5 novembre 2014

Che cos’è il Bisogno Educativo Speciale?




Che cos’è il Bisogno Educativo Speciale?
Il Bisogno Educativo Speciale rappresenta qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento in ambito educativo e/o di apprendimento che necessita di educazione speciale individualizzata finalizzata all’inclusione.

Chi sono i Bes?
Sono tutti quegli alunni che hanno bisogno di una speciale attenzione nel loro percorso scolastico, ma che non avendo una certificazione di disabilità né di DSA, le due condizioni riconosciute dalla legge (la storica 104/92 e la recente 170/2010), fino ad oggi non potevano avere un piano didattico personalizzato, con obiettivi, strumenti e valutazioni pensati ad hoc per loro.
Nell’etichetta BES vengono inclusi, quindi, oltre agli alunni con disabilità e disturbi evolutivi specifici, anche tutti quei bambini non certificati che hanno bisogni educativi che richiedono risposte personalizzate a causa di svantaggi socio-economici, culturali e-o linguistici, emotivi etc.

Cosa dice la normativa?
La Direttiva MIUR del 27 Dicembre 2012 Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” precisa il significato: “Ogni alunno, in continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta.” E ancora: “L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.

Come e chi deve individuare un alunno con BES?
In base ad una diagnosi
In questo caso la decisione è presa dal Consiglio di Classe partendo dalle informazioni fornite dalla famiglia attraverso una diagnosi o altra documentazione clinica.
Senza diagnosi
In questo caso la scuola si attiva autonomamente, con decisione del Consiglio di Classe partendo dai bisogni educativi emersi e dalla necessità di formalizzare un Percorso personalizzato. La famiglia deve essere ovviamente informata e coinvolta.

Quali sono i diritti degli alunni con BES?
Tutti gli alunni con BES hanno il diritto di avere accesso a una didattica individualizzata e personalizzata. Le strategie, le indicazioni operative, l’impostazione delle attività di lavoro, i criteri di valutazione degli apprendimenti e i criteri minimi attesi, trovano attuazione all’interno del PDPPiano Didattico Personalizzato dell’alunno.

La scuola deve o può stendere il PDP?
In tutti quei casi in cui è presente una diagnosi o altra documentazione clinica la scuola è obbligata e quindi DEVE  redigere il PDP. In tutti gli altri casi PUO’ farlo.

Attenzione!
La Direttiva del 27 dicembre 2012 estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento ma è necessario conoscere al meglio la normativa per evitare di medicalizzare dei semplici problemi educativi e di etichettare delle normali differenze individuali.

Dott.ssa Suhail Zonza
Psicologa Psicoterapeuta



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