Primo colloquio con i
genitori
Il primo colloquio viene
eseguito dallo Psicologo che conduce un’accurata indagine anamnestica e procede
all’apertura e alla compilazione della cartella clinica. Nel caso di
adolescenti si valuta insieme ai genitori l’opportunità di far partecipare il
ragazzo al colloquio. Sulla base dei dati raccolti si deciderà il tipo di
valutazione da effettuare (cognitiva, logopedica, neuropsicomotoria), le aree
da indagare e le figure professionali coinvolte. Il professionista può inoltre
richiedere, ove necessario, degli approfondimenti clinici, utili alla redazione
della diagnosi finale.
Fase di valutazione
Le varie figure
professionali (psicologo, logopedista, neuropsicomotricista) somministrano test
standardizzati per l’individuazione dei punti di forza e di debolezza volti
all’identificazione delle difficoltà e dei
disturbi qualora presenti. Tale fase di valutazione ha la durata di 4/5
incontri individuali col bambino/ragazzo. Terminata la valutazione delle varie
aree interessate, i professionisti discutono in riunione di Equipe i dati ottenuti
nei test somministrati e redigono una relazione dettagliata commentando i risultati,
stilando un profilo del bambino-ragazzo ed emettendo, laddove presente, una
diagnosi. Si discute inoltre sui possibili percorsi terapeutico-riabilitativi.
Consulenza
neuropsichiatrica
Il Neuropsichiatra
Infantile viene coinvolto nel processo valutativo quando l’età del bambino è
inferiore ai 5 anni. Nei bambini o ragazzi più grandi si valuta caso per caso.
Il medico esegue una
visita medico-specialistica sul bambino e un colloquio con i genitori sulle
tappe di sviluppo del bambino. Richiede inoltre, ove necessario, degli
approfondimenti clinici, utili alla redazione della diagnosi finale.
Colloquio di restituzione
Un colloquio di
restituzione con i genitori viene effettuato per condividere quanto emerso dall’osservazione/valutazione diagnostica e per
fornire indicazioni circa le modalità di intervento più idonee. Viene discussa
e spiegata l’eventuale diagnosi effettuata e si
propone, laddove necessario, un progetto personalizzato di intervento.
Il progetto d’intervento
All’inizio del percorso
terapeutico il professionista redige un progetto terapeutico nel quale sono
specificate le modalità di intervento, gli obiettivi e i tempi del ciclo di
trattamento.
In alcuni casi, laddove
necessario, l’intervento terapeutico sull’individuo sarà parallelo a quello
sulla famiglia. Infatti, è possibile effettuare dei colloqui di sostegno
psicologico, con la finalità di sostenere e informare la famiglia del percorso
e delle difficoltà incontrate dal paziente.
La collaborazione con la
scuola e gli insegnanti è parte fondamentale e necessaria per la riuscita
dell’intervento. Pertanto si svolgeranno dei colloqui con gli insegnanti
all’inizio e durante l’intervento ai fini della stesura del Pdp, qualora
necessario, o comunque per individuare e programmare insieme le migliori
strategie da adottare all’interno del contesto scolastico.
Follow Up
Al termine del ciclo di
terapia effettuato, verrà svolta una valutazione di controllo con lo scopo di
verificare l’efficacia del ciclo di trattamento effettuato e le eventuali modifiche da apportare
(diminuzione o aumento delle sedute settimanali, mantenimento, sospensione del
ciclo, conclusione, etc.).