domenica 3 gennaio 2016

IL RITARDO PSICOMOTORIO



Cos'è
Il termine "ritardo dello sviluppo psicomotorio" viene utilizzato per definire nella prima infanzia la mancata acquisizione delle competenze motorie, cognitive e comunicative in relazione all'età cronologica. Rispetto al ritardo motorio semplice, in cui si fa riferimento alle sole competenze motorie globali, nel ritardo psicomotorio (RPM) vi è un ritardo armonico di tutte le funzioni adattive, riscontrabile entro i primi 3 anni di vita.
È possibile distinguere il RPM in ritardo psicomotorio semplice, ritardo psicomotorio sintomatico, armonico e disarmonico.
Il RPM semplice consiste in un ritardo globale delle principali tappe dello sviluppo con risoluzione entro i primi 3 anni di vita. Può essere determinato da malattie debilitanti non neuropsichiche, fattori dismaturativi del sistema nervoso non specificabili, ospedalizzazioni precoci e carenze ambientali.
Il RPM può essere la prima manifestazione clinica di quadri clinici noti, in questo caso si parla di RPM sintomatico. In molti casi il RPM è l'espressione sintomatica di sindromi genetiche, patologie neuromuscolari, paralisi cerebrali infantili, encefalopatie evolutive, ritardo mentale.
Il RPM armonico si esprime con un ritardo omogeneo di tutte le aree dello sviluppo che sono coinvolte in maniera armonica ed equilibrata.
Il RPM disarmonico presenta alcune aree dello sviluppo più o meno evolute di altre e dunque il profilo funzionale del bambino appare disomogeneo. 

Come si diagnosticano
La diagnosi non può prescindere da un’accurata valutazione neurospicologica e neuropsicomotoria, precedute da un’anamnesi dettagliata ed eventualmente degli approfondimenti medici. Nella programmazione di un intervento riabilitativo si deve tener conto sia delle difficoltà che dei punti di forza del bambino ed è necessaria quindi la conoscenza del profilo del bambino su molteplici aspetti.

 Come si interviene
L'indicazione terapeutica per i bambini con ritardo psicomotorio consiste nella Terapia Neuropsicomotoria. La terapia neuropsicomotoria dell'età evolutiva è una branca della riabilitazione che si occupa del recupero funzionale e/o del potenziamento motorio, cognitivo e comunicativo-relazionale dei bambini, competenze che nel RPM risultano deficitarie rispetto all'età cronologica.
Attraverso specifiche metodiche incentrate su gioco, movimento, azione e interazione con la figura del terapista, il trattamento mira a sviluppare le potenzialità del bambino al massimo delle sue reali possibilità, favorendo uno sviluppo armonico delle diverse aree dello sviluppo. Considerando la specificità di ogni singolo caso, il profilo funzionale individuale e le principali aree dello sviluppo carenti, la terapia neuropsicomotoria può essere integrata con una terapia logopedica mirata allo sviluppo dell'area comunicativa pre-verbale e verbale.

Evoluzione
Il RPM semplice è un ritardo globale dello sviluppo che si manifesta precocemente e arriva a risoluzione entro il terzo anno di vita. Si presume che l'eliminazione delle possibili cause sovraelencate (malattie debilitanti non neuropsichiche, fattori dismaturativi del sistema nervoso non specificabili, ospedalizzazioni precoci e carenze ambientali) e l'intervento terapeutico neuropsicomotorio, siano condizioni indispensabili per il superamento e la risoluzione del quadro. Quando il bambino risponde con rapide modificazioni evolutive alle sollecitazioni terapeutiche è probabile che ci si trovi davanti a un RPM semplice, altrimenti è buona prassi procedere con un approfondimento diagnostico. Quando l'evoluzione si attarda, le disarmonie dello sviluppo sono marcate e alcune funzioni compromesse, è probabile che il RPM sia un segnale precoce di specifiche patologie di base.

dott.ssa Melanie Estephan
Terapista della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva
Elicriso Psicologia e Riabilitazione