giovedì 24 settembre 2015

ITER DIAGNOSTICO E RIABILITATIVO NEUROPSICOLOGICO




Primo colloquio con i genitori
Il primo colloquio viene eseguito dallo Psicologo che conduce un’accurata indagine anamnestica e procede all’apertura e alla compilazione della cartella clinica. Nel caso di adolescenti si valuta insieme ai genitori l’opportunità di far partecipare il ragazzo al colloquio. Sulla base dei dati raccolti si deciderà il tipo di valutazione da effettuare (cognitiva, logopedica, neuropsicomotoria), le aree da indagare e le figure professionali coinvolte. Il professionista può inoltre richiedere, ove necessario, degli approfondimenti clinici, utili alla redazione della diagnosi finale.

Fase di valutazione
Le varie figure professionali (psicologo, logopedista, neuropsicomotricista) somministrano test standardizzati per l’individuazione dei punti di forza e di debolezza volti all’identificazione delle difficoltà e dei  disturbi qualora presenti. Tale fase di valutazione ha la durata di 4/5 incontri individuali col bambino/ragazzo. Terminata la valutazione delle varie aree interessate, i professionisti discutono in riunione di Equipe i dati ottenuti nei test somministrati e redigono una relazione dettagliata commentando i risultati, stilando un profilo del bambino-ragazzo ed emettendo, laddove presente, una diagnosi. Si discute inoltre sui possibili percorsi  terapeutico-riabilitativi.

Consulenza neuropsichiatrica
Il Neuropsichiatra Infantile viene coinvolto nel processo valutativo quando l’età del bambino è inferiore ai 5 anni. Nei bambini o ragazzi più grandi si valuta caso per caso.
Il medico esegue una visita medico-specialistica sul bambino e un colloquio con i genitori sulle tappe di sviluppo del bambino. Richiede inoltre, ove necessario, degli approfondimenti clinici, utili alla redazione della diagnosi finale.


Colloquio di restituzione
Un colloquio di restituzione con i genitori viene effettuato per condividere quanto emerso  dall’osservazione/valutazione diagnostica e per fornire indicazioni circa le modalità di intervento più idonee. Viene discussa e spiegata l’eventuale diagnosi effettuata e si  propone, laddove necessario, un progetto personalizzato di intervento.


Il progetto d’intervento
All’inizio del percorso terapeutico il professionista redige un progetto terapeutico nel quale sono specificate le modalità di intervento, gli obiettivi e i tempi del ciclo di trattamento.
In alcuni casi, laddove necessario, l’intervento terapeutico sull’individuo sarà parallelo a quello sulla famiglia. Infatti, è possibile effettuare dei colloqui di sostegno psicologico, con la finalità di sostenere e informare la famiglia del percorso e delle difficoltà incontrate dal paziente.
La collaborazione con la scuola e gli insegnanti è parte fondamentale e necessaria per la riuscita dell’intervento. Pertanto si svolgeranno dei colloqui con gli insegnanti all’inizio e durante l’intervento ai fini della stesura del Pdp, qualora necessario, o comunque per individuare e programmare insieme le migliori strategie da adottare all’interno del contesto scolastico.

Follow Up
Al termine del ciclo di terapia effettuato, verrà svolta una valutazione di controllo con lo scopo di verificare l’efficacia del ciclo di trattamento effettuato  e le eventuali modifiche da apportare (diminuzione o aumento delle sedute settimanali, mantenimento, sospensione del ciclo, conclusione, etc.).


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