La dieta materna influenza notevolmente il corretto sviluppo del feto
e sempre più studi stanno mettendo in evidenza da ormai un paio di decenni il
ruolo di “programming” che la nutrizione materna ha nei confronti del
metabolismo del bambino, tanto che sembrerebbe che una alimentazione scorretta
durante la gravidanza possa in qualche misura predisporre il figlio ad
alterazioni metaboliche in età adulta.
Dunque, uno stretto controllo dell’aumento ponderale è ritenuto oggi
di grande importanza non solo per evitare complicazioni durante la gestazione
(diabete gestazionale, preeclampsia, etc.) e per evitare problemi alla nascita
(difetto di crescita fetale, parto prematuro etc.), ma anche per garantire un
corretto sviluppo del metabolismo del bambino.
Il ruolo del nutrizionista in questa fase è quello di fare un’attenta
valutazione delle abitudini alimentari, elaborare un piano dietetico adatto
alle esigenze della singola persona,
variandolo a seconda che si tratti di una mamma che è giunta alla
gravidanza con un sovrappeso, in una condizione di normopeso oppure in uno
stato di malnutrizione, eseguire il periodico controllo delle variazioni
ponderali e rispondere in maniera semplice e chiara ai dubbi dei genitori.
Il nutrizionista quindi è particolarmente indicato nei casi di soggetti potenzialmente a rischio, come
le mamme obese o sottopeso, oppure con patologie di varia natura (malattie
autoimmuni, allergie, dismetabolismi, diabete), ma sicuramente anche per quelle
donne sane che desiderano mantenere il giusto peso durante e dopo la
gravidanza, nell’interesse personale e del proprio bambino. Molto importante infine è il giusto
contatto fra nutrizionista e medico specialista, anche per l’eventuale
valutazione della necessità di inserire nella dieta degli integratori
alimentari.
Dott.ssa Cristiana
Miglio
Biologo Nutrizionista e Consulente Alimentare
Elicriso Psicologia e
Riabilitazione
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