Il tatto è il nostro collegamento con il mondo. Noi possiamo vedere, ascoltare, pensare a qualcosa, ma è attraverso il tatto che questo qualcosa entra a far parte della nostra esperienza. La percezione del tatto e quella del movimento sono le prime a svilupparsi quando il feto nuota nel grembo materno. Prima dell’ottava settimana sebbene l’embrione sia più piccolo di un centimetro, la sensibilità della sua pelle è già molto sviluppata. I primi recettori sensoriali sono le membrane cellulari stesse che registrano il flusso del liquido che le attraversa e la pressione sulle loro pareti data dal movimento spontaneo della bambina/o che si gira e fluttua; in seguito l’ambiente in cui il feto è accolto si farà sempre più piccolo e le delicate carezze dell’utero materno si faranno sempre più forti fino a trasformarsi in quelle contrazioni che lo spingeranno fornendo una forte stimolazione alla pelle e al suo organismo.
La natura
comincia il massaggio sul bambino ancor prima che lui nasca!
I neonati sono
abituati alla stimolazione tattile data dal movimento all’interno del grembo
materno ed è importante che dopo la nascita questa esperienza continui e si
ripristino i ritmi organici che lui riconosce. In due gruppi di studi sono
state comparate alcune madri: al primo gruppo era stato chiesto di tenere in
braccio i propri bambini in un marsupio più a lungo rispetto alla durata delle
poppate o dei pianti; al secondo appartenevano madri che invece tenevano in
braccio i neonati normalmente. Dopo sei settimane i bambini che avevano
ricevuto un contatto “extra” piangevano per la metà del tempo rispetto agli
altri. La pelle è l’involucro esterno del sistema nervoso registra vibrazioni,
pressione e temperatura, è la prima linea di difesa quando c’è fastidio e la
prima linea di legame quando registra il piacere. Per il neonato è rassicurante
riascoltare la vibrazione del battito cardiaco della madre e la temperatura del
suo corpo che lo avvolge in un abbraccio. Il tocco di un genitore, la sua
vicinanza attraverso l’esperienza sensoriale e l’interazione nutrono il legame
affettivo. In un ambiente caldo e amorevole i neonati apprendono in modo
naturale ed estrapolano tutte le informazioni di cui hanno bisogno. La
sicurezza di base offerta da un buon legame genitore-figlio permette al bambino
di proiettarsi verso il proprio mondo e di evolversi verso le sue piene
potenzialità.
Roberta Bassani
Danza Terapeuta
Esperta Massaggio infantile
Elicriso Psicologia e
Riabilitazione
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